sabato, novembre 18, 2006

X-series e costi sulle ricariche: si smuove qualcosa?


Sono notizie di questi giorni l'annuncio del servizio x-series del gestore telefonico TRE e quello delle Authority (Antitrust ed Agcom) che hanno concluso l'indagine sui costi di ricarica e ora chiedono una rimodulazione, anche totale, del costo delle ricariche dei cellulari. Che si stia smuovendo qualcosa nel torbido panorama dei cartelli e dei monopoli italiani? Ma andiamo con ordine. L'offerta/servizio x-series del gestore telefonico TRE. Secondo quanto annunciato dal gestore, dal primo dicembre prossimo verrà lanciato questo 'servizio' in Gran Bretagna, mentre negli altri paesi (quindi verosimilmente anche in Italia) ciò avverrà all'inizio del 2007. Grazie a x-series sarò possibile parlare gratis utilizzando il famosissimo programma Skype con tutti coloro che l'utilizzeranno sia su PC che su cellulare (attualmente sembrano supportati solo 2 cellulari, il Nokia N73 ed il Sony Ericsson W950i). Sempre grazie a x-series sarà possibile navigare su Internet, vedere la televisione sia analogica che digitale che via satellite su cellulare. Sarà inoltre possibile collegarsi al proprio PC e scaricare file multimediali (foto, video, mp3). Sarà possibile effettuare operazioni su ebay. Insomma, tutti servizi che esistono già da un pezzo. Bene, ma allora dov'è la novità? Semplice, tutto questo verrà offerto al prezzo di una classica flat ADSL. Un abbonamento mensile insomma. Niente più tariffe al minuto, scatti, scatti alla risposta e via dicendo. Sembrerebbe una rivoluzione, ma aspettiamo di apprendere i dettagli prima di gioire. Una cosa che non è ben chiara ad esempio è se sarà possibile collegarsi ad Internet da PC utilizzando questo servizio. Sembra più plausibile che l'accesso ad Internet sia possibile unicamente da cellulare.
Per maggiori dettagli: http://xseries.three.com/. Per quanto riguarda la gabella italiana dei costi di ricarica, sembra muoversi qualcosa anche su questo versante. Il merito però non è certo dell'Antitrust o dell'AGCOM, né tantomeno - occorre sottolinearlo - delle associazioni dei consumatori. Il merito va ad un italiano che - stufo di questa assurda gabella - ha creato un sito web per la raccolta delle firme necessarie per una petizione da inviare alla Commissione Europea. Il sito di questo cittadino italiano si trova qui: http://www.aboliamoli.eu/. La cosa veramente ignobile l'hanno fatta le associazioni dei consumatori.
Infatti ora litigano per la paternità dell'iniziativa ma se non fosse stato per l'iniziativa personale di Andrea D'Ambra, nessuna associazione di consumatori si sarebbe mossa prima. Tutto questo è scritto nel sito di Andrea D'Ambra: http://www.aboliamoli.eu/. Visita il sito per aggiungere la tua firma alla petizione, io l'ho già fatto mesi fa. Io sono ancora scettico, in quanto in Italia di solito niente si muove a favore dei cittadini. La situazione statica di monopolio e i vari cartelli sono voluti dai vari governi che si sono avvicendati a partire dall'unità d'Italia ai giorni nostri. L'Antitrust in Italia è infatti una farsa. Negli Stati Uniti l'Antitrust è una realtà da parecchi anni (vedi ad esempio il caso dello smembramento dell'AT&T ad opera dell'Antitrust nel 1984 che creò concorrenza e diede l'avvio alla reale liberalizzazione dei telefoni, il caso Microsoft oppure il caso Rockefeller). Ma l'Italia si sa, è il paese dei cartelli (banche, assicurazioni, gestori telefonici etc). Altro che tassisti e farmacisti caro Bersani. Non ci prendiamo in giro per favore. Ma forse l'entrata in Europa dell'Italia qualche vantaggio lo porta con sè...chissà. Il mio sogno comunque, quello di città disseminate di hotspot WiFi - o meglio WiMax - rimarrà un sogno. Solo con il WiMax si potrà avere accesso alla banda larga ovunque ci si trovi per poter navigare e telefonare a costi davvero democratici e liberali. Il monopolio e i cartelli sono delle piaghe difficili da estirpare qui in Italia...