lunedì, febbraio 05, 2007

4 gradi in più entro il 2100


Secondo la stima dell'IPCC (International Panel on Climate Change, un organismo di controllo creato dal WMO, World Meteorological Organization e dall' UNEP, United Nations, Environment Programme), la temperatura della Terra crescerà più di quanto si riteneva precedentemente: da 1,8 a 4 gradi centigradi entro il 2100. La causa di tale innalzamento di temperatura è da imputare con una probabilità del 90% all'effetto serra (causato dalle emissioni di CO2, cioè anidride carbonica). Le implicazioni di tale innalzamento termico sono disastrose: scioglimento delle calotte polari (che si sta già verificando con una accelerazione inconsueta) con conseguente innalzamento dei mari tra i 18 e i 59 centimetri. Dalle osservazioni satellitari risulta che l'intera parte di ghiaccio della Groenlandia si stia sciogliendo ad un tasso 3 volte maggiore rispetto a quanto stimato precedentemente. Ma Jeremy Weiss, del Department of Geosciences Environmental Studies Laboratory (University of Arizona) ipotizza un innalzamento dei mari fino a 6 metri qualora l'intera coltre di ghiaccio dovesse sciogliersi. Se ciò avvenisse, molti stati (Italia compresa) vedrebbero sparire interi pezzi di costa. E' possibile osservare un'animazione che illustra l'innalzamento dei mari qui. In questa animazione invece, si possono osservare gli effetti sull'Europa. Cosa potrebbe accadere in Italia? Dovremo dire addio a Venezia, alle coste adriatiche del nord, a Latina, a Manfredonia, alle coste del golfo di Oristano. Brutte prospettive insomma. E pensare che multinazionali come la ExxonMobil (la più importante compagnia petrolifera del mondo) tentano di corrompere gli scienziati con assegni da 10.000 dollari per tacere sulle profonde trasformazioni climatiche che sono alle porte. Ovviamente queste cose non le dicono di certo nelle loro news. (Fonte: Repubblica.it).