sabato, dicembre 09, 2006

Quando la leggenda diventa realtà: i tappi di plastica



Conosco una persona che raccoglie i tappi di plastica delle bottiglie di acqua minerale, la quale sostiene che servono ad acquistare una carrozzella ad un disabile. Un giorno, a seguito dell'ennesima discussione in merito a questa fantomatica raccolta, decido di prodigarmi per dimostrare che si tratta di una bufala. E' la classica leggenda metropolitana, sostengo io con aria di sufficienza. Anzi, visto che insisti nel voler sostenere questa assurda tesi - continuo io - ti dimostro che la raccolta dei tappi di plastica è una leggenda metropolitana simile alla raccolta della carta stagnola delle sigarette o dei biglietti dell'autobus. Per dimostrartelo basta una rapida ricerca in rete. Detto fatto. Digito le parole 'raccolta tappi plastica' ed ecco che la prima schermata dei risultati di Google fornisce il sito del CICAP. Ah-ha! Faccio io. Vedi? Il CICAP è il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale. Anche lì parlano di leggenda metropolitana. Ma...continuando a leggere, scopro un link ad un sito, ed il mistero si infittisce. Con mio sommo stupore vengo così a scoprire che la storia della raccolta dei tappi è si nata come leggenda metropolitana ma poi - grazie all'iniziativa di alcuni gruppi di volontari - è poi diventata realtà. Incredibile. Già, perché ad un certo punto la Caritas di Livorno in collaborazione con il CMSR e la ditta Galletti Eco Service di Castiglioncello (Livorno) ha iniziato a prendere sul serio la storia dei tappi di plastica. Un tappo di plastica rende circa 0,02 centesimi di euro, perciò raccogliere tappi di plastica è un'iniziativa tutt'altro che remunerativa. Il gioco non vale la candela insomma. Infatti una tonnellata di tappi rende circa 150 euro e corrisponde a più di 400.000 tappi. Ci sono i costi della benzina per trasportarli, dello stipendio del trasportatore, dell'affitto dei magazzini per lo stoccaggio etc. Le cose cambiano però se chi si dedica a questa attività non lo fa a scopo di lucro. Grazie al lavoro svolto dai volontari infatti, si riesce a ricavare qualcosa dalla raccolta dei tappi di plastica. Non solo, ma esistono in Italia molti centri di raccolta ufficiali dei tappi di plastica. Alcune diocesi hanno addirittura dei tapponetti (bidoni appositi per la raccolta). Come se non bastasse infine, non si tratta di una realtà esclusivamente italiana. Infatti in più grande centro di raccolta dei tappi di plastica nel mondo è un'associazione francese che si chiama - guarda un pò - Bouchons d'Amour. La raccolta dei tappi di plastica comincia a costare troppo se viene fatta al di fuori dei confini regionali. Ecco perchè ci sono centri di raccolta sparsi per tutto il territorio nazionale. E' possibile trovare nel sito del CMSR l'elenco completo dei centri di raccolta.
Per chi si chiedesse come mai si raccolgono solo i tappi di plastica e non le bottiglie una curiosità: i tappi sono fatti di PE (polietilene), a differenza delle bottiglie che sono fatte di PET (polietilene tereflatato). Il processo di riciclaggio è diverso per i due materiali, perciò non è possibile riciclarli insieme.
La cosa bella di tutta questa storia è che ad oggi sono stati finanziati parecchi progetti con il ricavato del riciclaggio di questi tappi. Un esempio tra tutti: la costruzione di pozzi d'acqua in Tanzania. La morale? Mai dare nulla per scontato: a volte la volontà e la determinazione trasformano le leggende in realtà.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ciao questa associazione fa al raccolta in provincia di Frosinone: www.lalanternaarce.it

3:32 PM  
Anonymous Anonimo said...

La raccolta è una colossale BUFALA !!! Tutte le giustificazioni si scontrano con un'elementare osservazione: *perché i tappi non vengono schiacciati? * il peso rimarrebbe lo stesso ma verrebbe facilitato il trasporto...

11:24 PM  

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