mercoledì, febbraio 28, 2007

I dissidenti


Il Senato vota la fiducia a Prodi con 162 voti: non votano Andreotti e Pininfarina. Ora tocca alla Camera. Bene, siamo un po' più rilassati e alcune riflessioni le ritengo doverose. Prima riflessione: più passa il tempo e più mi rendo conto che non si dovrebbe parlare a vanvera quando non si conoscono i fatti. Me compreso. Mi riferisco al 'linciaggio' verbale subito dai due 'dissidenti' che hanno fatto cascare il Governo. E qui sta il punto: sono davvero loro che lo hanno fatto cascare? Sto parlando ovviamente dei Senatori Fernando Rossi e Franco Turigliatto. Tutti, stampa compresa, si sono scagliati contro di loro, ascrivendogli 'doti' di criminale scelleratezza ed irresponsabilità. Bene, sintetizzo quando scritto da Rossi su Officina Comunista. Per approvare un provvedimento al Senato, è necessario il 50% + 1 dei voti dei presenti. Questo è un dettaglio da non sottovalutare. Con Rossi e Turigliatto presenti in aula, i voti necessari per approvare la mozione sulla politica estera sarebbero stati 162. Assenti Rossi e Turigliatto, i voti necessari per far passare la mozione diventano 160. Attenzione: stiamo parlando di assenti e non di presenti che si astengono. L'astensione infatti viene considerata come voto contrario. Ora vediamo cosa è successo quando è cascato il Governo: la mozione non è passata con 158 voti. Poiché Rossi e Turigliatto non erano presenti, la maggioranza richiesta era di 160 voti: mancano quindi 2 voti delle persone presenti all'appello. Quali sono queste due persone? I Senatori a vita Andreotti e Pininfarina, che, pur essendo presenti si sono astenuti (in pratica hanno votato contro). Se anche Rossi e Turigliatto avessero votato in modo favorevole, il Governo sarebbe cascato ugualmente. Chi è quindi che ha fatto cascare il Governo? Andreotti e Pininfarina! A questo punto, chiarito questo piccolo 'dettaglio' riguardo all'effettiva responsabilità di chi ha prodotto la crisi, parliamo un po' di coloro che sono stati trattati da tutti (me compreso) come dissidenti. Scrive Rossi: "L’interrogativo è, perciò, il seguente: potevo VOTARE CONTRO o (il che sarebbe stato equipollente) ASTENERMI alle –e sulle- dichiarazioni del Ministro della Farnesina? Potevo e non-potevo nel medesimo tempo. Potevo (avrei potuto) poiché da mesi mi dico contrario all’avvallo della guerra in Afghanistan (così la definisce Bush –‘l’offensiva di primavera’- e non qualche comunardo estremista". Come non essere d'accordo? Continua Rossi: "non-potevo se ciò, come sembrava dalle dichiarazioni di D’Alema e Giordano, significava esprimere una sorta di sfiducia al premier e alla sua squadra. Non potevo neppure, parallelamente, tradire i 100.000 di Vicenza e il programma, intriso di serio pacifismo, dell’Unione. Come evitare l’antitesi di marciare, appena qualche ora prima (assieme a molti e svariati partiti del centro-sinistra), per dire ‘No al Dal Molin’ è ‘No al militarismo’ e poi assecondarli nella vita parlamentare? Come uscire dall’impasse senza far correre rischi a Prodi? In un solo modo: decidendo di NON partecipare al voto, scelta che abbassava la maggioranza numerica da conseguire AIUTANDO, così, l’esecutivo –in quanto avrebbe abbisognato di un minor numero di voti favorevoli.". Non sembrano affermazioni fatte da una persona scellerata che non si rende conto della responsabilità che deve sobbarcarsi in virtù del mandato che gli è stato affidato. Anzi. Da queste parole si evince l'ansia di colui che è combattuto tra votare secondo coscienza o votare contro i propri principi perché così è stato stabilito a priori. Ma veniamo all'altro 'dissidente': Turigliatto. Ecco le sue parole raccolte in un'intervista del Corriere della Sera: " fiducia a Prodi sono pronto a votarla anche domani, perché non voglio certo il ritorno di Berlusconi". E ancora: "Non sono pentito. Rivendico il mio diritto a votare secondo coscienza su tutto, specie su cose che non sono del programma dell'Unione, come l'Afghanistan e Vicenza". Come dargli torto? Confesso che su Afghanistan e Vicenza la penso allo stesso modo. Ma ecco un passo che dovrebbe far riflettere: "Non ci credevi nemmeno tu, eh? Pensavi che alla fine il risotto l'avrei mangiato pure io. E invece io non ce la faccio più a votare cose che mi fanno schifo. Visto?". Insomma, se scopriamo dei politici venduti ci indigniamo, se scopriamo dei politici integerrimi ci indigniamo (fanno cascare i governi). Decidiamoci. La vera causa della crisi di Governo, non sarà forse imputabile a quella riforma che lo stesso Calderoli - riferendosi alla legge elettorale - definì una porcata?

Video interessante


Da un post di Stefano Quintarelli ecco un link ad un video molto interessante a cui vale la pena darci un'occhiata. Ho intenzione però di ritornare sull'argomento in un prossimo post, in quanto la faccenda merita delle riflessioni...

I paesi più felici


Uno psicologo dell'università di Leicester ha prodotto la "mappa mondiale della felicità". Analizzando i dati pubblicati da UNESCO, CIA, New Economics Foundation, WHO, Veenhoven Database, Latinbarometer, Afrobarometer e UNHDR, è spuntata fuori una mappa dei paesi più felici. Le 20 città più 'felici' risulterebbero essere le seguenti:

1. Danimarca

2. Svizzera

3. Austria

4. Islanda

5. Bahamas

6. Finlandia

7. Svezia

8. Bhutan

9. Brunei

10. Canada

11. Irlanda

12. Lussemburgo

13. Costa Rica

14. Malta

15. Olanda

16. Antigua e Barbuda

17. Malesia

18. Nuova Zelanda

19. Norvegia

20. Seychelle

Hmmm...non vedo l'Italia...sarà a causa del portale Italia.it? Ok, scherzo...

(thanks: GuyKawasaki)

Traffico in tempo reale


La pervasività di Google non ha limiti. L'ultima trovata riguarda Google Maps: da oggi è possibile visualizzare il traffico in tempo reale delle maggiori città americane (provare con New York ad esempio). Basta andare su Google Maps e digitare il nome di una città. Una volta visualizzata la mappa, cliccare su 'Traffic'. Le strade colorate di verde indicano traffico scorrevole (più di 50 miglia orarie), quelle gialle indicano traffico medio (da 25 a 50 miglia orarie) e quelle rosse indicano traffico sostenuto (meno di 25 miglia orarie). La cosa interessante è - per chi non lo sapesse - che le mappe di Google sono visualizzabili anche sui cellulari! Niente male come idea. A quando le mappe con il traffico delle città italiane? (fonte: Motoricerca).

martedì, febbraio 27, 2007

Basta parlare, servono fatti!


Protocollo di Kyoto. Ormai sanno tutti di cosa si tratta. Si parla sempre di buoni propositi, ma si parla mai di fatti concreti? Ecco cosa permette oggi la tecnologia:

- LED (Light Emetting Diode). Sono delle speciali lampade che consumano circa il 40% in meno di energia. Tempo fa appresi la notizia di un comune italiano che - per far fronte alle ristrettezze economiche - si ingegnò sostituendo le luci dei semafori con questi led. Ottenendo un risparmio notevole. Basta pensare a quanti sono i semafori in Italia. Accesi sempre, giorno e notte. Nel Nord Carolina, Raleigh sarà la prima città al mondo illuminata a led. Per ora hanno incominciato con un parcheggio. Se si risparmia quasi la metà, perché in Italia - PER LEGGE - non si rende obbligatorio l'uso di questi led? Semafori, lampioni, insegne...quanto si risparmierebbe?

- Giappone, Tokio. A marzo si otterranno i risultati dei test relativi alla produzione di elettricità dalle alghe: nelle prove effettuate è emerso che con 1 tonnellata di alghe è possibile produrre 10 Kw di elettricità all'ora. Ci alimenti 20 abitazioni!

- E' nata la borsetta ad energia solare. Tu passeggi e ti ricarica qualsiasi cosa contenuta all'interno. Cellulari mai più scarichi?

- Solarspot. Una ditta italiana (evvai!) ha ottenuto la medaglia d'oro per l'innovazione nel 2003 al Batimat di Parigi. Si tratta di un prodotto che - udite udite - convoglia la luce solare all'interno degli edifici. Le stanze vengono illuminate a giorno senza alcun bisogno di corrente elettrica! Solo luce del sole. C'è anche il sito della Solartrading che merita davvero una visita. Per chi fosse interessato, consiglio di visitare anche il sito Solarspot.it e di osservarlo in televisione giovedì 1 marzo 2007 alle ore 20.30 sul canale LA6.

Queste sono solo alcuni fatti concreti tratti da ecoblog. Sono innovazioni che lasciano il segno. Si tratta di tecnologie disponibili OGGI. Non si tratta di futuro, si tratta di presente. Allora, continuiamo a parlare del trattato di Kyoto oppure iniziamo a fare qualcosa di concreto?

Acqua


Nel 2002 venne tenuto un vertice internazionale a Johannesburg. Il principale obiettivo del vertice fu il rafforzamento dell'impegno politico a favore dello sviluppo sostenibile. La Dichiarazione di Johannesburg è il documento che venne prodotto in quella occasione. Il 24/25 settembre 2003 si tenne la Conferenza internazionale "WATER FOR LIFE AND PEACE" organizzata da Green Cross International. Sono passati quasi 5 anni e nulla è cambiato. Ecco alcuni dati forniti da Green Cross Italia:

su circa 6,6 miliardi di abitanti della terra...

2,5 miliardi di persone non usufruiscono di adeguati servizi sanitari.

2 miliardi di persone non hanno accesso all'elettricità.

1,5 miliardi di esseri umani non hanno accesso all'acqua sicura da bere.

1,2 miliardi di persone vivono con meno di un dollaro al giorno.

800 milioni di persone soffrono la fame.

Nel 2004, la UE emanò il seguente comunicato: "la Commissione europea ha deciso oggi di procedere contro l'Italia ed altri paesi UE per infrazioni riguardanti la direttiva quadro sulle acque e quella sul trattamento delle acque reflue urbane". Sarei felice se si parlasse più di acqua e meno di basi NATO. Chiedo troppo?

lunedì, febbraio 26, 2007

I nasoni in Sudan?


Mercoledì prossimo ci sarà il voto di fiducia al Senato, venerdì alla Camera. Staremo a vedere. Intanto però vorrei parlare di un altro argomento: le fontanelle di Roma. L'ispirazione di questo post è giunta a seguito di una discussione avuta oggi, in merito allo spreco d'acqua causato dalle fontane capitoline. La domanda che sorge spontanea è: perché non dotare di rubinetti i cosiddetti 'nasoni' romani? A beneficio degli improbabili stranieri che dovessero leggere questo post, ricordo che i nasoni sono quelle fontanelle in ghisa (100 kg di metallo) alte 120 centimetri con il caratteristico tubo ricurvo, munito di relativo foro atto alla produzione dello zampillo dissetante. La prima fontana di questo tipo, venne installata per la prima volta nel 1872, ad opera dell'assessore Rinazzi. A Roma sono presenti circa 2.500 nasoni. Anni fa, la giunta capitolina fece il tentativo di dotare di rubinetti circa 800 nasoni romani. Dopo qualche tempo però, vennero eliminati. Perché? Ecco quanto si apprende consultando la Rete: i rubinetti erano poco pratici da utilizzare, soggetti ad atti vandalici continui, provocavano il riscaldamento dell'acqua (i nasoni sono in ghisa e, specialmente d'estate, si riscaldano parecchio). Non solo: sembra che lo scorrere interrotto dell'acqua dalle fontane sia necessario. Ma continuiamo la ricerca di informazioni su Internet.

Nel comune di Roma, l'ente che gestisce l'acqua è l'ACEA. L'ACEA (Azienda Comunale Elettricità ed Acque) nacque nel 1909 con un nome diverso, AEM (Azienda Elettrica Municipale) che divenne poi AGEA (Azienda Governatrice Elettricità ed Acque) nel 1937, quando cominciarono i lavori dell'acquedotto del Perschiera. Nel 1945, l'AGEA diventa ACEA e nel 1999 diventa una S.p.A. (il comune di Roma detiene il 51% del pacchetto azionario). L'ACEA a Roma serve circa 3.600.000 abitanti, e genera un volume d'acqua di circa 550 milioni di metri cubi annui. Ora, vediamo un po' di cifre. Si legge nel Rapporto sullo sviluppo umano 2006 redatto dall'ONU che la soglia minima di fabbisogno giornaliero pro capite è di circa 20 litri di acqua (come suggerito dall'OMS e dall'UNICEF). Nel Sudan ci sono circa 36 milioni di abitanti, il 70% dei quali, secondo stime dell'OMS non ha accesso all'acqua potabile. Un caso isolato? Diciamo che Sudan, Tunisia e Pakistan, formano il cosiddetto "triangolo mondiale della sete", ma sono molti i paesi che devono far fronte al problema della scarsità di acqua. Ma torniamo a Roma.

ACEA ci informa che grazie alle 6 grandi fonti di approvvigionamento idrico (Peschiera, Le Capore, Acqua Marcia, Acquoria, Acqua Felice e Pertuso) a 4 campi pozzo (Pantano Borghese, Finocchio, Torre Angela e Torre Spaccata) e al lago Bracciano, ciascun abitante di Roma dispone ogni giorno di 500 litri di acqua potabile. Roma-Sudan: chi troppo e chi niente. Quando furono costruite, le due fontane di piazza S. Pietro, consumavano circa 6 milioni di litri di acqua al giorno. Oggi sono dotate di un dispositivo che ne consente il riciclo. Oltre ai 2500 nasoni, a Roma sono presenti circa 1.500 fontane ornamentali. Ma la fontana di Trevi non si può certo chiudere! Allora torniamo alla storia dei nasoni e dei rubinetti. L'ACEA sostiene che lo spreco di acqua dovuto ai nasoni sia irrisorio. Non solo, sembrerebbe controproducente dotarli di rubinetti. Stando al rapporto annuale 2005 dell'APAT, l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici, il continuo defluire dell'acqua eviterebbe ristagni nelle tubature e servirebbe a mantenere più efficienti e 'pulite' le reti fognarie. Pensando al miliardo e mezzo di abitanti del pianeta che non hanno accesso all'acqua potabile, pensando ai 3 miliardi di persone che non avranno accesso all'acqua potabile nel 2020, beh, viene da riflettere. E ci si chiede: è davvero necessario consumare 5000 litri di acqua per produrre un hamburger?

venerdì, febbraio 23, 2007

Forza Prodi


L'ipotesi più probabile sembra sia il rinvio alle Camere di Romano Prodi. Non si tratta di Prodi bis, sostengono in molti, ma di Prodi 1 (quindi stessa compagine governativa). Il centrosinistra conterebbe sull'appoggio di Marco Follini (che ha lasciato l'UDC e ha fondato il movimento 'Terra di mezzo' ed ha un seggio elettorale) al Senato e Raffaele Lombardo che ha due seggi. Stando a quanto leggo su Reuters Italia sembra si stia 'lavorando' per guadagnare anche l'appoggio di un senatore di Forza Italia! Hmmm...tutto bene ma quest'ultima cosa non mi piace troppo...larghe intese? Non capisco. Forza Italia è contraria a qualsiasi reincarico a Prodi. Non ripeto le affermazioni di Berlusconi perché non meritano neanche un commento. Ad ogni modo sembra ci sia un impegno sul piano dei 12 punti - non negoziabili - presentato dal Presidente del Consiglio. L'elenco dei 12 punti è consultabile qui. Il Presidente della Repubblica Napolitano dovrà decidere per rimandare al Senato questo Governo per la verifica della fiducia. E' stato approvato l'allontanamento del Senatore Franco Turigliatto. Io non so come andrà a finire, ma di una cosa sono sicuro: con questo suo atteggiamento, Prodi ha guadagnato 10 punti. IMHO.

giovedì, febbraio 22, 2007

Questione di priorità


Sono contrario a tutte le 127 basi della NATO in Italia, concetto che ho già espresso qui, perciò evito di ripetermi. Beppe Grillo in questo post dice: "Non sa che le bombe atomiche statunitensi nel nostro territorio sono una novantina, in violazione del trattato di non proliferazione nucleare sottoscritto dall’Italia. Non sa che la guerra è finita nel 1945 e che la presenza degli Stati Uniti nel nostro territorio è in contraddizione con la sovranità nazionale. Non sa che i 200.000 di Vicenza non vogliono la base. Non sa che Zapatero, il giorno dopo le elezioni, ha mantenuto la parola verso i suoi elettori. E ha ritirato SUBITO le truppe dall’Iraq. Non sa, il dipendente, che è stato messo lì dai suoi elettori e non georgedabbliubush. Non sa che l’Italia è un bersaglio nucleare in caso di guerra.". La base di Vicenza si può rifiutare, certo, alcuni cittadini - dice sempre Grillo - "hanno denunciato il Governo degli Stati Uniti al tribunale di Pordenone per la presenza di 50 ordigni nucleari nella base di Aviano". Di ciò se ne parla anche in questo video. Alcuni paesi europei aderenti alla NATO hanno rifiutato alcune basi, perciò possiamo farlo anche noi. Nessun obbligo quindi. Io quoto in pieno. Io sono contro basi NATO e appoggi a Kabul. Chiaro? Ma...MA...c'è un MA grande come una casa: è una questione di priorità e di convenienza. Mi spiego meglio. La base di Vicenza non avrebbe creato grossi danni (ribadisco che io non la voglio), anzi, magari avrebbe avuto effetti positivi (la Germania ha offerto ingenti denari per ospitare la base), la politica estera ha delle falle: in primavera Bush ha preannunciato una vera e propria GUERRA (sembrerebbe per combattere contro i Talebani), quindi Kabul non è più missione di pace ma di guerra. Alla luce di ciò come biasimare chi ha votato contro la mozione sulla politica estera? Come dar torto a chi - non votando - è rimasto coerente ad ideali e principi? Ebbene sì, si può biasimare. Anzi si deve. Già, perché la priorità in quel momento era quella di evitare di far cadere il Governo. Questo a mio avviso è stato un atto irresponsabile. Questo atto dimostra scelleratezza ed irresponsabilità. Cosa si è ottenuto votando contro? Non si andrà più a Kabul? La base di Vicenza non verrà più allargata? Analizziamo i fatti: se si dovesse tornare alle elezioni, il prossimo Governo subentrante - se fosse di destra - darebbe sicuramente il beneplacito ad altre 127 basi NATO, darebbe il benestare a qualsiasi intervento a Kabul, in Libano, in Iran e chi più ne ha ne metta. Se si dovesse dare la fiducia, e si riuscisse con non so quale stratagemma a tenere salda una maggioranza forte, decisa, inamovibile, allora la politica estera - per forza di cose - dovrebbe essere 'digerita'. Volenti o nolenti. Quindi, questa presa di posizione, quali frutti ha prodotto? Non ne vedo. L'unico effetto di questa prova di coerenza è stato quello di far cadere il Governo. Bella prova. E' proprio ciò di cui ha bisogno il Paese in questo momento. Riflettiamo prima di agire.

Parole sagge


I motivi della crisi di Governo secondo Antonio Di Pietro, sintetizzati in questo video: Crisi di Governo. Che dire...ha già detto tutto lui: parole sagge. Tonino for President!

Prodi si è dimesso


Crisi di Governo dopo il voto sulla politica estera al Senato (158 voti a favore su 160 richiesti): Romano Prodi rassegna le dimissioni al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Della serie tira tira la corda si spezza. "Le dimissioni sono irrevocabili" - ha detto Prodi. Dopo la votazione a palazzo Madama, Prodi ha convocato un vertice a palazzo Chigi con ministri e leader di partito e si è sfogato arrabbiandosi con tutti. Da domani ci saranno le consultazioni e le ipotesi che si delineano sono le seguenti: voto di fiducia - ma Prodi richiede a questo punto una maggioranza completa ed incondizionata - governo di garanzia o elezioni anticipate. Brrr...all'ultima ipotesi non voglio neanche pensare. Chi ha votato contro il Governo, è una persona coerente con le proprie idee o un irresponsabile? Io dico solo una cosa: non ci voleva...per il bene del Paese.

mercoledì, febbraio 21, 2007

Forza Italia.it (no, non quello del Berlusca)


Apprendo incredulo da questo simpatico post che il fantomatico mega portale turistico Italia.it si sta lentamente materializzando. FORSE. Già, perché in fondo sono solo da più di due anni che all'indirizzo www.italia.it campeggia la stessa laconica pagina di lavori in corso. La cosa divertente - se così si può dire - è il 'pittoresco' logo che è stato partorito in due anni di febbrile lavoro da Landor Associates, la mitica azienda americana che ha creato il logo del detersivo Bold! Wow! Beh, devo dire che con tutti gli 'spiccioli' spesi, forse qualcosa un po' più decente la potevano creare. Bastava un piccolo sforzo in più. O no? Seguo la vicenda da un paio d'anni, da quando cioè lessi la notizia su un giornale. La cosa che più mi colpì fu l'ingente quantità di denaro stanziato per lo sviluppo di questo portale. Infatti il caso volle che in quel periodo il sottoscritto si trovasse alle prese con un proprio portale dedicato al turismo (allora conoscevo a menadito tutti i più famosi portali turistici italiani e italia.it non poteva non destare la mia attenzione). Un sito dinamico che trattava tutti i paesi del globo. Ci lavorammo in due. Per due anni tutti i sabati e le domeniche vennero sacrificate in nome di quel portale. Lavorando GRATIS ed esclusivamente nei week-end, eravamo riusciti in due ad archiviare tutti i siti web dei circa 8.000 comuni italiani. Questo tanto per rendere l'idea di quanto fosse ambizioso quel progetto. Il nostro portale non si limitava all'Italia. Comprendeva tutti i paesi del mondo. Una mole di lavoro immane. L'impresa fu un fallimento e, visto l'insuccesso, non esiste più neanche il dominio che avevamo registrato. Acqua passata ormai. Ma torniamo ad Italia.it. Questo portale infatti, al contrario del mio, poté usufruire di ben...udite udite... 45 milioni di euro! Già, questa è la somma che venne stanziata. Esultiamo con gioia: così vengono spesi i soldi dei contribuenti! Il risultato? Il logo che Rutelli mostra orgogliosamente ad una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Come al solito, amo dire ciò che penso senza tanti fronzoli: questa vicenda è semplicemente vergognosa. La cifra stanziata è enorme. Non è giustificata. E' uno scandalo. E parlo da webmaster, con un minimo di cognizione di causa quindi. Con quella cifra si potrebbero ristrutturare tutti i siti web di tutti i comuni italiani! Le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Franco Levi sono troppo toccanti; meritano di essere riportate: "abbiamo invitato tutte le agenzie che hanno Voluto proporsi per questa gara. Si sono presentate oltre 70 agenzie e quasi 60 hanno presentato proposta articolata in quasi 160 diverse declinazioni. Abbiamo costituito una giuria costituita con tecnici del dipartimento dell'Editoria e ministero Attività culturali e Lavori pubblici presieduta dal presidente Mancinelli. Poi abbiamo goduto del consiglio prezioso di un gruppo di alte personalità che ci assisteranno nella definizione delle strategie di comunicazione. Tra questi Laura Biagiotti, l'ingegner Andrea Pininfarina, l'ingener Paolucci, il professor Fabbris. I progetti sono stati presentati in modo anonimo e la scelta è stata corroborata dal giudizio di queste alte personalità". Complimenti! Aggiungerei. Ehm...sarà che sono scettico di natura, ma ci crederò solo quando lo vedrò in funzione. Per ora vedo solo la solita pagina di lavori in corso. Ah, a proposito: di portali turistici italiani, ce ne sono già a bizzeffe in giro. Uno fra tanti: il mitico ENIT.

martedì, febbraio 20, 2007

Telecom Italia e i muri di gomma


Periodo nero per chi cozza contro i muri di gomma. Telecom Italia. Non mi arriva il cartaceo da tempo perché ho ADSL. Non l'ho chiesto io di abolire il cartaceo, ma ok, mi sta bene. Decido di fare la domiciliazione bancaria della bolletta. Il primo mese - come da prassi - la bolletta salta. A febbraio mi arriva una lettera di sollecito di pagamento per la bolletta di dicembre. Alzo il telefono e mi accorgo che mi hanno staccato la linea. Analizziamo i fatti: la lettera di sollecito è datata 12 gennaio ed è contenuta all'interno di una busta senza alcun timbro postale (è recapitata da un corriere). La lettera mi informa che a partire dalla data della missiva (12 gennaio) ho 13 giorni per pagare. Se la matematica non è un'opinione, 12 + 13 fa 25, perciò ho tempo fino al 25 gennaio per pagare la bolletta. Peccato però che il sollecito mi arriva il 3 febbraio! Quando mi sono accorto che era saltata una bolletta era ormai troppo tardi. Pago immediatamente la bolletta ed attendo che venga incassata. Dopo due giorni il sito del 187 mi conferma che tutte le bollette sono pagate. Alzo il telefono...staccato. Inizia così lo stillicidio con il servizio 187. Mi rispondono dicendo che la linea verrà attivata entro 48 ore. Attendo 2 giorni, alzo la cornetta e...linea staccata. Richiamo il 187 e mi dicono che c'è un guasto e che entro 48 ore dovrei avere la linea. Attendo 2 giorni, alzo la cornetta e...linea staccata. Richiamo il 187 leggermente alterato. Mi dicono che è strano, che forse il tecnico non ha controllato il guasto per via della bolletta non pagata...al solito, c'è da attendere 48 ore. Dopo due giorni, indovina? Linea ancora staccata. Alla quarta telefonata una signorina un po' acida mi risponde che lei è una vita che lavora lì e che Telecom normalmente sospende il servizio senza alcuna lettera di sollecito. "Ma come, non lo avvisate il cliente? ", faccio io. "No, è cura del cliente preoccuparsi se non riceve la bolletta...". Ho capito, non se ne cava un ragno dal buco, facciamo un bel reclamo va'. Ho mandato un fax di reclamo ieri e sono ancora senza telefono. Sabato manderò una bella raccomandata con ricevuta di ritorno a Telecom Italia, AGCOM e Altroconsumo. Vediamo se mi riattaccano questo BIP di telefono! Inutile dire che gennaio è stato pagato regolarmente dalla mia banca.

Per chi non lo sapesse, il 187 non è gestito direttamente da Telecom Italia, ma è - secondo la moda attualmente in auge - affidato in outsourcing. In altre parole, una società esterna risponde al 187 per conto di Telecom Italia. Anche la lettera di sollecito è stata recapitata da una società che non è Telecom Italia (con quasi 1 mese di ritardo!). Vediamo...quando vado sul sito del 187 appare quel BIP di assistente elettronico che non so mai come poterlo azzittire. E' snervante. Sono costretto a disabilitare il volume del mio computer per non sentirlo! Stesso stress per il 187 telefonico. Una voce registrata ti racconta tutta la storia di Telecom Italia, poi alla fine scopri che puoi premere lo '0' per parlare con un operatore. Le prime volte mi sorbivo tutti i menu, poi ho sentito alcune persone 'esperte' che mi hanno consigliato di premere lo '0' immediatamente, senza ascoltare tutto il messaggio. Che dire? La musichetta che si ascolta al 187 alla lunga diventa veramente odiosa, e il servizio nel complesso, riesce a farti salire la pressione arteriosa a 200. Morale della favola: ritardi nel pagare una bolletta? Ti stacco il telefono immediatamente. Paghi la bolletta? Ti riattaccherò la linea con calma...lentamente...FORSE. Ma prima devi esaurirti un po', altrimenti che gusto c'è?

Piccolo calcolo della serva... circa 25 euro di canone a bimestre fanno 12,5 euro al mese. Arrotondiamo e portiamolo a 10 euro. Telecom Italia gestisce circa 25 milioni di linee fisse solo in Italia. Allora...25.000.000 x 10 = 250.000.000 euro. Ogni mese, Telecom Italia incassa 250 milioni di euro di canone (senza contare il traffico ovviamente). Nel vecchio conio sono circa 500 miliardi di lire ogni mese. Non male no? Già ma il canone serve per due motivi: manutenzione ed innovazione. Manutenzione?! Vogliamo parlare dello stato degli armadi di Telecom Italia? Stando a quanto illustrato da Report (la trasmissione di RAI tre) non sembra che la manutenzione sia un punto forte di Telecom Italia. Vogliamo parlare del versante linee ADSL? Non servono report dettagliati, basta leggere le opinioni degli utenti su it.tlc.gestori.telecom oppure su it.tlc.telefonia.adsl. Innovazione: in Italia si parla di linea ADSL a 20 Mbps ed il TAR proibisce giustamente a Telecom Italia di portare avanti il suo servizio in regime di monopolio (per legge Telecom Italia è tenuta ad offrire i 20 Mbps all'ingrosso anche agli altri provider, ma alla Telecom questa cosa non piace troppo). La vera innovazione la farà France Telecom che, il primo marzo, offrirà 100 Mbps su fibra ottica a circa 44 euro al mese. Questa è innovazione! Comunque tranquilli, a Telecom Italia ci sono persone che lavorano per noi: Marco Tronchetti Provera, Gilberto Benetton, Carlo Buora e Giovanni Consorte a guidare la più grande azienda di telecomunicazioni italiana. Tutte persone che gravitano intorno ad Olimpia S.p.A., la finanziaria che controlla Telecom Italia. Ooops... Tronchetti Provera ha dato le dimissioni dal CDA di Telecom Italia qualche mese fa (è subentrato Guido Rossi). Prima che scoppiasse lo scandalo delle intercettazioni ovviamente. Già, ma allora con tutti questi soldi che entrano e senza fare investimenti e senza fare manutenzione Telecom Italia sarà in attivo! Hmmm, qualche miliardo di euro di debiti ci sono...Chissà perché mi tornano sempre in mente le parole di Beppe Grillo quando parla di Share Action per 'riprendersi' la Telecom. Il canone? Ho sempre pensato che andrebbe abolito: non ha senso spendere dei soldi anche quando NON si usufruisce di un servizio. Anche Beppe Grillo vedo che la pensa come me...

lunedì, febbraio 19, 2007

Beneficenza? No grazie


Beneficenza? No grazie. E' quanto ha risposto la Breast Cancer Society of Canada ad un gruppo di ballerine lap-dance canadesi. Le ballerine di Vancouver avevano organizzato la "Exotic Dancer for Cancer", in memoria di una loro collega morta a causa di un tumore al seno. 6000 dollari raccolti. Migliaia di dollari rifiutati. Trina Ricketts, fondatrice del sito di lap-dancer nakedtruth.ca è rimasta shoccata dal fatto che la gente consideri il denaro raccolto come denaro sporco. Come si fa a rifiutare dei soldi a questo modo? Evidentemente chi si occupa di ricerca in Canada, non ha le stesse necessità di fondi di chi se ne occupa in Italia. Ogni commento ulteriore è superfluo.

sabato, febbraio 17, 2007

DICO si o DICO no?


L'introduzione dei DICO (DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi), contemplati all'interno di un disegno di legge molto sofferto, sta scatenando animate polemiche. Come spesso accade quando si toccano temi importanti, si sono create immediatamente due fazioni opposte: i favorevoli e gli accesi oppositori. Coloro che si oppongono alle coppie di fatto, considerano questa nuova legge alla stregua di un vero e proprio attacco alla famiglia e al matrimonio. Ora, se le ragioni di tale avversione sono comprensibili quando vengono sostenute da persone religiose, esse diventano immediatamente incomprensibili quando a caldeggiarle sono persone sedicenti laiche. Già, perché se escludiamo il valore religioso che può assumere il matrimonio come sacramento, ciò che rimane è un mero contratto civile, sofferente però di alcune grosse limitazioni. Tali limitazioni cadono con i DICO, anche se - occorre ammetterlo - con questo disegno di legge per taluni versi la situazione peggiora. Intanto sgombriamo subito il campo da falsi problemi di attacco alla famiglia: istituti legislativi simili ai DICO sono presenti da tempo in molti paesi europei. Nonostante ciò, le famiglie continuano ad esistere in Francia, in Germania, in Spagna e in tutti quei paesi dove le coppie di fatto sono riconosciute per legge. Certo, c'è da dire che in Francia ad esempio - stando al rapporto demografico del 2004 stilato dall' INSEE - a partire dal 2000 il numero dei matrimoni contratti è calato (i PACS sono entrati in vigore con la legge n. 99-944 del 15 novembre 1999). Ma ciò significa solamente una cosa: in Francia le convivenze sono cresciute rispetto ai matrimoni. E' interessante notare del resto, come solo un PACS su dieci sia stato dissolto. Considerando perciò che il tema delle unioni civili è contemplato da tempo dalla maggioranza dei paesi democratici europei, considerando che nulla è mutabile ma è anzi suscettibile di evoluzioni (incredibile a dirsi, il matrimonio è una 'scoperta' recente della Chiesa e risale al 1215, grazie al IV Concilio Lateranense), considerando che l'istituzione del matrimonio nega in modo assoluto la tutela di alcuni diritti (ad esempio le unioni tra persone dello stesso sesso), considerando la necessità di tutelare diritti importanti (assistenza in caso di malattia, concessione del permesso di soggiorno, assegnazioni delle case popolari, pensioni di reversibilità e via dicendo), un disegno di legge come quello del quale si sta discutendo, si rende necessario. Una volta epurata la mente dal falso problema dell'attacco alla famiglia, occorre però analizzare criticamente il disegno di legge in discussione, al fine di evidenziarne i vizi e le incongruità che si celano all'interno. Ecco alcuni punti che mi lasciano perplesso:


- dichiarazione di convivenza disgiunta. Può essere effettuata anche da un solo convivente, che dovrà aver cura di notificare del fatto l'altro convivente mediante lettera raccomandata. Il che è a mio avviso assurdo. Cosa accade se la lettera viene ritirata - del tutto legittimamente - dallo stesso convivente che la spedisce?

- sono necessari 9 anni di convivenza per consentire la successione. Assurdo. I matrimoni in media si sciolgono molto prima. Questi 9 anni sono il frutto di un compromesso nato dallo scontro tra l'ala cattolica (che chiedeva 15 anni) ed il fronte laico (che ne auspicava 5). Questo a riprova di quanto sia forte in Italia l'ingerenza della Chiesa in questioni che non le competono.

- subentro del convivente nel contratto di locazione dopo almeno 3 anni. Una sentenza della Corte Costituzionale, nel 1988 già riconosceva la possibilità di subentro nel contratto di locazione senza alcun obbligo di tempo. Questo punto è quindi in netto contrasto con quanto stabilito in quella sentenza. Stesso problema per poter usufruire dei vantaggi in materia di diritti dei lavoratori: 3 anni per poterne usufruire, quando alcuni contratti collettivi (come quello dei giornalisti ad esempio) già riconoscono tali diritti senza alcun limite di tempo di convivenza.


Insomma, c'è da discutere su questa legge, ma non per decidere se è giusto o meno tutelare le coppie di fatto, quanto per decidere se è giusto o meno ciò che viene proposto dalla stessa legge che si sta proponendo. Altrimenti si rischia - se le cose rimangono come proposto - di fare un 'PACS' indietro anziché avanti.

venerdì, febbraio 16, 2007

Vuoi diventare brutta?


Gli effetti del fumo sulla salute (cancro e malattie al cuore) sono noti da tempo, ciò che non è molto noto è il danno che le sigarette provocano alla pelle. Donne, attenzione: il fumo è causa di pelle cadente, rughe inconfondibili, colorito spento ed occhiaie. A ricordarlo sono l'oncologo Gianni Ravasi, presidente della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Milano e la dermatologa Riccarda Serri, rappresentante dell'Associazione Donne Dermatologhe Italia. Il termine 'smoker's face' (faccia da fumo) venne coniato dal medico inglese Douglas Model nel 1985, pubblicando sul British Medical Journal l'elenco delle caratteristiche del volto di chi fuma: zampe di gallina, rughe intorno agli occhi, guance scavate, perdita dell'elasticità della pelle, viso spesso pallido. La causa di tali effetti è da attribuire alle tossine contenute tra i 4000 elementi contenuti nel fumo che riducono l'afflusso di ossigeno e provocano la diminuzione di vitamina A. La pelle di una persona affetta da tabagismo è dal 25 al 40% più sottile della media delle persone. Quasi una donna su 5 dipende dalla sigaretta. Chissà se la paura di perdere la bellezza riuscirà a convincere le donne ad abbandonare le bionde?

M'illumino di meno 2


Venerdì 16 febbraio, si replica l'iniziativa 'M'illumino di meno', lanciata dal programma di raidue Caterpillar. Oggi ricorre il secondo anno dalla ratifica del Protocollo di Kyoto. Alle 18 luci spente al Colosseo a Roma, il Duomo a Milano, l'Arena a Verona, la Mole Antonelliana a Torino, Palazzo Vecchio a Firenze, il Maschio Angioino a Napoli, la Valle dei Templi ad Agrigento. Aderiscono anche il Parlamento al Quirinale, l'Agenzia delle Entrate, le biblioteche di Roma. Qualche agriturismo propone cene a lume di candela. Alfonso Pecoraro Ascanio ricorda che "nella passata edizione solo spegnendo le luci non indispensabili si è risparmiato quanto l'intero consumo energetico della regione Umbria". Ricordo che all'iniziativa aderisce non solo l'Italia ma tutto il resto del mondo. Alle 18 spegnerò un po' di roba, as usual.

mercoledì, febbraio 14, 2007

Petizione per Karim Amer


Domani, 15 febbraio è prevista una manifestazione mondiale alla quale parteciperanno Roma, New York, Parigi, Londra, Bucarest, Ottawa, Washington per richiedere la liberazione di Karim Amer ale autorità egiziane. Karim Amer è un ragazzo egiziano di 22 anni, arrestato per aver espresso sul suo blog le proprie opinioni nei confronti del regime autoritario del Presidente Mubarak. C'è anche una petizione online. Firmiamo in tanti e diffondiamo la notizia.

martedì, febbraio 13, 2007

Sono ottimista


Devo essere sincero: questa Sinistra edulcorata non mi fa impazzire per niente. Non la si può di certo definire 'Sinistra D.O.C.'. Il punto è che la coalizione di maggioranza è composta da forze troppo eterogenee che male si amalgamano tra loro. La causa di ciò è la legge elettorale varata dal precedente Governo. Tale legge ha di fatto costretto tutta una serie di partiti diversi ad allearsi tra loro. Cosa ha a che fare infatti un Clemente Mastella con la Sinistra? O un Alfonso Pecoraro Ascanio? Ricordo ai più distratti che Mastella ha più volte minacciato un appoggio al Centro-Destra qualora non fosse stato assecondato. Con una coalizione così è molto difficile poter governare. Sempre ai più distratti ricordo che dopo quasi mezzo secolo di proporzionale un referendum popolare consentì nel 1993 l'entrata del sistema maggioritario (75% maggioritario e 25% proporzionale). In barba alla volontà espressa dalla maggioranza dei cittadini italiani, nel 2005 (legge 270/2005) si ritorna al proporzionale. Lo stesso leghista Calderoli definì tale legge una 'porcata' (e vista la maggioranza 'risicata' del risultato elettorale, devo dire che ha ragione). Urge una riforma elettorale. Sono due le cose che mi aspetto da questo Governo: 1) la riforma elettorale; 2) la regolamentazione del conflitto di interessi. Ad ogni modo - contro la mia natura - sono ottimista. Ci sono segni premonitori che fanno presagire una lenta ma chiara uscita dell'Italia dal tunnel del regresso all'interno del quale il precedente Governo l'aveva cacciata. Si tratta di un processo lento, con qualche incertezza qua e là, ma si muove qualcosa. Intendiamoci, si tratta di inezie, ma è già qualcosa. Torna Rubbia. Era stato cacciato dall'ENEA e se ne era andato in Spagna a promuovere le sue centrali solari termodinamiche, come quella di Pirolo Gargallo (progetto mai andato in porto). Perché con la precedente legislatura Rubbia va via dall'Italia e con quella attuale torna? Liberalizzazioni. E' poca cosa, ma qualcosa si muove anche lì. Forse verranno eliminati i costi delle ricariche sui cellulari, forse vedremo i farmaci in tutti i supermercati, possiamo chiudere il conto corrente che abbiamo presso una banca senza spese di estinzione, potremo estinguere un mutuo senza incorrere in penali, vedremo come andrà con la benzina. Wimax. Bloccato per più di 1 anno e mezzo con la scusa della sperimentazione (mentre è già una realtà per gli altri paesi europei). Il precedente Governo era troppo impegnato a sviluppare il DTT (digitale terrestre). Diritti civili. I DICO non sono i PACS francesi, ma è un inizio. Se calcoliamo le resistenze che ci sono in Italia (a causa dell'ingerenza della Chiesa), non ci si può lamentare. Insomma, qualcosa si muove per il verso giusto. Certo, sono inezie, lo ripeto, c'è molto da fare. Ci sono problemi grossi da risolvere: sviluppo economico, energie rinnovabili, disoccupazione, pensioni. Ora l'opposizione accusa il Governo di occuparsi di quisquilie e di tralasciare i grossi Temi. Si, questo potrebbe anche essere vero, ma allora ribaltiamo l'accusa: durante la precedente legislatura il precedente Governo non si è occupato neanche delle quisquilie. Già, effettivamente era troppo impegnato a varare leggi ad personam. Su tale versante c'è da dire che si è prodigato a profusione...

lunedì, febbraio 12, 2007

Tamacun


Aaaah...la chitarra...perché l'ho appesa al chiodo? Rodrigo y Gabriela in Tamacun. Ehm...volendo c'è anche la versione live. Notare che si tratta solamente di 2 chitarre! Non sono presenti percussioni. Tutta la parte ritmica di accompagnamento è eseguita da Gabriela mediante un particolare utilizzo della mano destra. Hmmm...per la parte di Rodrigo non ho problemi, esiste da qualche parte una Gabriela disposta ad accompagnarmi? ;-)

Video didattici


Internet, non finirà mai di stupirmi. Ormai faccio qualsiasi cosa grazie alla Rete (ricerche, letture di giornali, TV, ricerche su pagine gialle, ricerche su abbonati al telefono, acquisti, indagini di mercato e via dicendo). Consulto anche i tutorial e scarico manuali vari. Oggi ho scoperto un nuovo sito: Dohowto. Si tratta del primo sito (a quanto ne so) che contiene video guide relative all'uso di svariati software. Su Dohowto è possibile trovare video che illustrano programmi come Photoshop, iTunes, PowerPoint, Windows, Mac Os X, Word e molti altri. In questo video ad esempio, viene illustrato come salvare un attachment da un messaggio di posta elettronica con Outlook 2000. Il sito è in inglese però! L'idea non è male ma il numero di video contenuti nel sito è limitato. Allora mi chiedo: perché non sviluppare l'idea e creare un sito open source stile wikipedia? Chiunque potrebbe creare dei video didattici ed inviarli al sito. Una specie di YouTube ma dedicato esclusivamente a tutorial e video didattici. Che ne pensate?

domenica, febbraio 11, 2007

Wordpress è fantastico!


Dunque...un giorno di assenza dal blog. Ok, ma è motivato. Ho deciso di fare sul serio e di abbandonare la piattaforma di Blogger. Il fatto è che ci sono troppe limitazioni e il domino mauriziosilvestri.com è registrato (ma in disuso) da anni ormai. Ecco perché sto incominciando a studiare Wordpress, lo stato dell'arte per ciò che riguarda i CMS (Content Management System) dedicati ai blog. Insomma, uno di quei software che ti permettono di creare un blog (o un sito) al volo, senza doverti preoccupare di HTML, CSS, Javascript, PHP e via dicendo. Tempo fa, dopo aver 'giocato' un po' con vari CMS open source, notai che molti di questi sono terribilmente ostici da usare (e dire che sono un programmatore). Wordpress è l'eccezione: open source ma facilissimo da usare. In una mattinata ho imparato tutto quello che c'era da imparare sull'uso della piattaforma Wordpress. E se l'ho imparato io... Devo dire che usandolo, capisco il motivo di tanto successo: è facile da usare, configurabile al massimo, upgradabile facilmente con le centinaia di plugin disponibili in Rete, decine e decine di temi, insomma, una vera bomba. In meno di 5 minuti l'ho installato sul mio iBook (avendo già installato da tempo PHP e MySQL). Credo che su Linux l'installazione richieda più o meno lo stesso tempo (PHP e MySQL sono installati di default a seconda del tipo di installazione e di distribuzione di Linux). Su Windows, una volta installato MySQL e PHP non credo ci debbano essere problemi. Ho imparato ad usare Wordpress, ho il dominio registrato, mi basterebbe un abbonamento ad un servizio di hosting ed il gioco sarebbe fatto ma...sono un tipo pignolo. Viste le enormi potenzialità di Wordpress e constatata l'assenza di un tema che mi soddisfi in pieno, ho deciso di creare un tema tutto mio. Ecco perciò motivato il mio giorno di assenza...stiamo studiando. Anzi...stiamo lavorando per voi! ;-)

venerdì, febbraio 09, 2007

Il lavoro c'è, manca la voglia!


Oggi ho letto un articolo su Punto Informatico dal titolo: IT? Il lavoro c'è, eccome. Manca la voglia. L'argomento merita un post. L'articolo di PI è in realtà è una lettera firmata, inviata da un imprenditore del settore che lamenta la difficoltà nel reperire persone 'desiderose' di lavorare nel mondo dell'IT. L'imprenditore sostiene che i giovani non intendono assumersi responsabilità, che non hanno ambizioni, che non sono disposti a spostarsi e che pretendono troppo. Inoltre considera obsoleti gli insegnamenti impartiti nelle università italiane. Bene, sono furente! Non posso che accodarmi alla stragrande maggioranza dei commenti dei lettori di PI e credo di poterlo fare con cognizione di causa, visto che nell'IT ci lavoro da quasi 20 anni.


Ma incominciamo analizzando il mondo dell'imprenditoria italiano. Gli imprenditori lamentano un costo del lavoro troppo alto, tale da impedire una equilibrata competizione con i paesi emergenti (come la Cina). Il governo, per risolvere questi problemi, ha concepito la riduzione del cuneo fiscale. Ora, a questo riguardo, sono di diverso avviso. Non è certo questa la causa principale della crisi economica italiana, ma ecco come la penso. Io ritengo che in Italia la figura dell'imprenditore sia scomparsa e che da tempo, una categoria nuova sia apparsa all'orizzonte: il faccendiere. Ormai i cosiddetti imprenditori si occupano di finanza. Gli 'imprenditori' italiani sono impegnati a creare scatole nuove e a chiudere scatole vecchie, a comprare aziende, a fare scalate. Cosa ha a che fare il signor Benetton con le autostrade? Le strade sono fatte di asfalto, non di lana. Cosa ha a che fare la Pirelli con la Telecom? Nulla: una costruisce pneumatici e l'altra si occupa di telefonia. Gli imprenditori veri non sono questi. Gli imprenditori veri sono personaggi che creano il lavoro. Gli imprenditori veri lavorano sodo per sviluppare un'idea che ritengono innovativa e che alla fine - se vale - diventa remunerativa. Gli imprenditori veri sono persone tuttofare, persone geniali che hanno intuizione. Persone che investono e che rischiano perché vedono più lontano di altri.


La Pirelli? Fu fondata da Giovanni Battista Pirelli, non da Tronchetti Provera. Giovanni Battista Pirelli era un imprenditore vero. Ora la Pirelli possiede l'Olimpia S.p.A., una società finanziaria milanese priva di dipendenti. Cosa produce Olimpia S.p.A.? Nulla. Tramite Olimpia S.p.A., Marco Tronchetti Provera, detiene il pacchetto di maggioranza di Telecom Italia. Quale vantaggio si ottiene da queste fusioni? Si crea sviluppo? Si creano posti di lavoro? Si incentiva l'economia? La famiglia Benetton ha creato un marchio famoso nel mondo, ora con Edizione Holding controlla la società Autostrade S.p.A. Non voglio entrare in merito allo sviluppo dato dai Benetton alle autostrade italiane, non voglio parlare di pedaggi, mi limito a citare un nome tristemente famoso: Salerno-Reggio Calabria. E chi vuol capire...Insomma non si crea più nulla, non si creano nuovi posti di lavoro, non si creano nuovi prodotti. Non basta. Lo stato sovvenziona le crisi di queste aziende che non producono. Ci sono personaggi che affossano le aziende, con il solo scopo del lucro personale. Risultato: cassa integrazione, mobilità, riduzioni, tagli. Già, tanto c'è lo stato sociale. Si chiamano ammortizzatori sociali. Si chiamano incentivi. Si chiamano agevolazioni fiscali. Mi sono sempre chiesto: ma cosa ci fa Telecom Italia con il canone di milioni di abbonati? Tutti hanno il telefono in Italia, provate a moltiplicare 25 euro per il numero degli abbonati italiani. Viene fuori una cifra enorme. Incassata da Telecom Italia un mese si ed un mese no. Già, ma ci sono gli investimenti e la manutenzione! La manutenzione? Vogliamo parlare dello stato degli armadi della Telecom? Ferrovie dello Stato. Debito stratosferico. L'amministratore delegato se ne va ed il suo 'lavoro' viene premiato nel 2004 con una buonuscita di 6,7 milioni di euro. Siccome è 'bravo', viene mandato in Alitalia. Ora, le Ferrovie dello Stato hanno un deficit di 2 miliardi di euro. Quasi 4.000 miliardi delle vecchie lire. Il deficit dell'Alitalia invece, è molto più modesto, appena 380 milioni di euro. Visto che ci sono ricordiamo lo stipendio di Cimoli va'. Circa 2 milioni e 700 mila euro l'anno! Scusate ma non ce l'ho fatta: il nome di questo AD dovevo farlo. Quindi...dicevamo? Ah, si! La colpa della crisi dell'economia italiana è il costo del lavoro! Certo, certo.


Ma ora che mi sono sfogato un po' (non troppo a dire il vero) e ho detto come la penso degli imprenditori italiani e della crisi delle aziende italiane (ma potrei scrivere un libro sull'argomento), andiamo sul quotidiano. Cosa chiedono le aziende quando presentano le offerte di lavoro? Richiedono persone giovani (per usufruire delle agevolazioni fiscali), da assumere a progetto (perché quando uno non fattura non gli si può certo pagare lo stipendio) che abbiano l'esperienza lavorativa di una persona anziana (perché le conoscenze tecniche richieste si acquisiscono in anni di lavoro), che siano disposte a spostarsi e per finire, che non abbiano troppe pretese con gli stipendi. Potrei aggiungere una battutina che viene spontanea, ma mi limito ad un: 'non volete nient'altro?'.


Care aziende e cari 'imprenditori', figure professionali di questo tipo si possono trovare forse in Cina, non in Italia! E' un po' come pretendere la botte piena e la moglie ubriaca. O no? Come si fa a dire che il lavoro esiste ma che manca la voglia? C'è da infuriarsi. Mi infurio io che sono 20 anni che lavoro nel settore dell'IT, mi immagino ciò che possano provare i giovani che tentano di entrare nel mondo del lavoro. Ecco quanto scrive un ragazzo a PI: "Generalmente l'offerta classica delle agenzie interinali corrisponde ad un sistemista multipiattaforma, programmatore (con non meno di 5 linguaggi conosciuti a menadito), db enginer (pure qui lista chilometrica), massimo ventiquattrenne, con 5 anni (minimo) di esperienza contabile possibilmente presso grande azienda ed il tutto con contratto "junior" (alla faccia, chissà il senior allora) da 2 settimane (tranquilli, rinnovabili...) a minimo salariale...". E' proprio così, è tutto vero. Come si suol dire, 'quoto in pieno'. Tali conoscenze sono difficili da trovare anche in persone con lunga esperienza lavorativa alle spalle, figuriamoci tra i giovani appena usciti dalla scuola. Anzi, una persona con così cospicue conoscenze tecniche maturate in così poco tempo, in realtà non ha esperienza specifica affatto. Non basta una esperienza unica ma consolidata? Queste richieste la dicono lunga: spremere fino all'inverosimile. In 4-5 anni non si può diventare sistemisti, DBA e programmatori provetti nello stesso tempo. A meno di non avere le antenne ed essere verdi ovviamente... ;-) Cari imprenditori, investite. Investite nelle persone. Date la possibilità ai giovani di acquisire esperienza. Altrimenti accade ciò che la saggezza popolare ha sempre saputo: chi troppo vuole nulla stringe. E l'economia italiana va a rotoli.

giovedì, febbraio 08, 2007

Internet sotto attacco


Due giorni fa è stato sferrato un attacco al cuore di Internet: i 13 server DNS radice (root nameserver) che stanno alla base dell'intera architettura della Rete. Si tratta del secondo tentativo di un certo rilievo intentato ai danni dei 13 server DNS. Il primo avvenne a ottobre del 2002, durante il quale 4 o 5 dei 13 server DNS rimasero in piedi. L'attacco di due giorni fa, ha interessato maggiormente 3 server: il server 'G' (gestito dal dipartimento della difesa americana, D.O.D.), il server 'L' dell' ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ed il server 'M' del Wide Project. Chi ha attuato l'attacco, ha utilizzato le ormai tristemente note botnet. Le botnet stanno diventando un serio problema per la Rete (spam e attacchi di tipo DDOS). Una soluzione al problema è stata ipotizzata da tempo da Verisign (una azienda che gestisce due dei 13 server DNS): replicare i 13 server DNS in almeno un centinaio di posti sparsi per il pianeta (seguendo la filosofia che ha fatto nascere Internet). Ad ogni modo la minaccia è reale e preoccupante. Per capire l'entità del problema occorre conoscere lo scopo di questi 13 server DNS. Un server DNS (Domain Name System) è una macchina che traduce gli indirizzi dei siti web che conosciamo tutti, in indirizzi numerici (indirizzi IP), cioè gli unici indirizzi che i computer riescono a comprendere. Esistono innumerevoli server DNS sparsi per il pianeta, ma tutti fanno riferimento a quei 13 server. Si capisce da ciò la loro importanza. La Rete ha resistito a questi attacchi perché i 13 server DNS sono progettati per sopportare carichi molto pesanti (alcune stime dichiarano che il 98% di tutte le query che vengono effettuate giornalmente non è affatto necessario), ma l'altro ieri quei server sono stati messi a dura prova. Internet è uno strumento meraviglioso, ma evidentemente non tutti la pensano allo stesso modo (spammer e 'gestori' di botnet).

mercoledì, febbraio 07, 2007

I vampiri e l'effetto boomerang


Ecco due vicende di 'vampirismo' che attirano la mia attenzione: la lettera aperta scritta dal premio Nobel per la pace Mikhail Gorbaciov a Bill Gates e la multa di 4.740 euro comminata dalla SIAE al sito 'pirata'. Ma rivediamo i fatti. Iniziamo con la questione Gorbaciov-Gates: Aleksandr Ponosov, direttore di una scuola in un villaggio degli Urali, rischia cinque anni di prigione ed il pagamento di una multa di 266 mila rubli (circa 8.000 euro) a causa di alcune copie illegali di Windows. Sembrerebbe che Ponosov abbia acquistato il software credendolo originale. Queste le parole tratte dalla lettera di Gorbaciov inviata alla Microsoft: "L'insegnante ha dedicato la sua vita all'educazione dei bambini e guadagna uno stipendio basso, incomparabile con quelli dei dipendenti della tua compagnia. Potrebbe finire nella prigione di una colonia penale siberiana. E poi la sua responsabilità neppure è certa". Laconica la replica della Microsoft: "Il caso di mr. Posonov è un caso di crimine, e come tale è stato trattato dalle autorità russe". La vicenda ha attirato l'attenzione pubblica e anche Vladimir Putin è intervenuto in difesa dell'insegnante. Epilogo della vicenda: le scuole russe della regione di Perm - stando alle affermazioni del ministro dell'educazione Nikolay Karpushin - smetteranno di comprare Windows e cominceranno ad utilizzare software freeware ed open source come Linux. In pratica Microsoft perde (in termini di immagine) e Linux acquista un pezzettino di terreno in più. Vediamo ora la seconda vicenda, la multa richiesta dalla SIAE al sito www.homolaicus.com: il sito web in questione, è - manco a dirlo - senza scopo di lucro, anzi, è un sito culturale e didattico. Di quale orrendo crimine si è macchiato il gestore del sito? Ha ospitato alcune fotografie che rappresentano opere d'arte di artisti viventi (o morti da meno di 70 anni) per 54 mesi. Ecco le parole di un solerte funzionario della SIAE: "Abbiamo rilevato all'interno del vostro interessante sito la riproduzione di opere dell'arte figurativa protette in base alla legge italiana sul diritto d'autore (Legge 22/4/1941, n. 633) in quanto create da artisti viventi o scomparsi da meno di 70 anni. Alcune di tali opere appartengono al repertorio delle arti visive affidato alla tutela della Siae e non risulta per il loro utilizzo sulla rete Internet essere stata richiesta alla nostra Società alcuna autorizzazione". State attenti a fare fotografie ai quadri e ad inserirle nella vostra pagina web personale! I solerti tutori del diritto d'autore non perdonano! La reazione: petizione online da parte degli insegnanti ed interrogazione parlamentare firmata dal senatore dei Verdi Mauro Bulgarelli. Insomma, io non ne posso proprio più di sentire queste storie. Major che perseguono gli studenti che scaricano un mp3 dai circuiti P2P, case discografiche che ti piazzano il 'DRM-trojan' nel CD e ti impallano il computer, la SIAE che persegue i siti che ospitano foto di opere artistiche, il povero insegnante che rischia 5 anni di Gulag...basta! Il diritto d'autore una volta era valido 14 anni, poi è stato esteso sempre di più, oggi è valido fino a 70 anni dalla morte dell'autore. Ma chi stiamo tutelando? Basta, tutto ha un limite! Comunque, anche se sono furibondo, la mia osservazione finale è pacata: Microsoft ha perso a livello di immagine (e di qualche copia di Windows venduta in meno) e la SIAE ha causato una interrogazione parlamentare. Quindi, nessuno ha guadagnato da queste azioni persecutorie. Anzi, al contrario. Io ad ogni modo sono convinto che questi vampiri dovranno soccombere. I CD audio spariranno, fatevene una ragione. Così come sono spariti i floppy disk, i dischi di vinile e le videocassette. Spariranno anche i giornali cartacei e andranno tutti online. La musica sarà distribuita online (i ricavi si avranno magari dalla pubblicità). E' la tecnologia. Fatevene una ragione in fretta o vi taglierete le gambe con le vostre mani.

martedì, febbraio 06, 2007

Quel motivetto che mi piace tanto...


Mai capitato di avere in testa un motivetto e non sapere di cosa si tratta? A me è capitato molte volte. Di solito risalgo al titolo usando varie strategie. Ad esempio, se si tratta di una pubblicità, vado su Google -> gruppi, seleziono il gruppo 'it.comp.musica.mp3.scambi' e faccio una ricerca al suo interno. Oppure chiedo il titolo (ma il più delle volte qualcun altro ha già fatto la stessa domanda e ha ottenuto una risposta, perciò non devo neanche chiedere). Se invece conosco qualche parola del ritornello, vado su Google e cercho +"lyrics" +"parole del ritornello". Di solito trovo quello che cerco. Ma come fare se non si conoscono le parole e non si tratta di una pubblicità? Beh, ci sono ben 2 strade: si scarica Tunatic o si va su www.midomi.com. Entrambi consentono l'identificazione di un brano semplicemente...cantandolo! Basta avere un microfono ed un collegamento ad Internet (ehm...ed essere intonati ovviamente). Midomi.com ha un database di 2 milioni di brani, all'interno del quale è possibile effettuare delle ricerche digitando il titolo del brano oppure canticchiandolo al microfono. Non solo, è anche possibile ascoltare le registrazioni degli altri utenti. E se si è proprio stonati cosa si può fare? Beh, si può sempre tentare con il pianoforte virtuale di www.melodyhound.com. Una volta 'suonato' il brano, il sito proporrà un elenco di titoli riascoltabili. Beh, ci vuole un minimo di orecchio però eh? ;o)

lunedì, febbraio 05, 2007

4 gradi in più entro il 2100


Secondo la stima dell'IPCC (International Panel on Climate Change, un organismo di controllo creato dal WMO, World Meteorological Organization e dall' UNEP, United Nations, Environment Programme), la temperatura della Terra crescerà più di quanto si riteneva precedentemente: da 1,8 a 4 gradi centigradi entro il 2100. La causa di tale innalzamento di temperatura è da imputare con una probabilità del 90% all'effetto serra (causato dalle emissioni di CO2, cioè anidride carbonica). Le implicazioni di tale innalzamento termico sono disastrose: scioglimento delle calotte polari (che si sta già verificando con una accelerazione inconsueta) con conseguente innalzamento dei mari tra i 18 e i 59 centimetri. Dalle osservazioni satellitari risulta che l'intera parte di ghiaccio della Groenlandia si stia sciogliendo ad un tasso 3 volte maggiore rispetto a quanto stimato precedentemente. Ma Jeremy Weiss, del Department of Geosciences Environmental Studies Laboratory (University of Arizona) ipotizza un innalzamento dei mari fino a 6 metri qualora l'intera coltre di ghiaccio dovesse sciogliersi. Se ciò avvenisse, molti stati (Italia compresa) vedrebbero sparire interi pezzi di costa. E' possibile osservare un'animazione che illustra l'innalzamento dei mari qui. In questa animazione invece, si possono osservare gli effetti sull'Europa. Cosa potrebbe accadere in Italia? Dovremo dire addio a Venezia, alle coste adriatiche del nord, a Latina, a Manfredonia, alle coste del golfo di Oristano. Brutte prospettive insomma. E pensare che multinazionali come la ExxonMobil (la più importante compagnia petrolifera del mondo) tentano di corrompere gli scienziati con assegni da 10.000 dollari per tacere sulle profonde trasformazioni climatiche che sono alle porte. Ovviamente queste cose non le dicono di certo nelle loro news. (Fonte: Repubblica.it).

Censura Internet in Thailandia


Quasi 50.000 siti web censurati in Thailandia. Stando a quanto dichiarato da FACT (Freedom Against Censorship Thailand, un'associazione per la salvaguardia della libertà di espressione e contro la censura in Thailandia), l'11 gennaio 2007, la lista nera ufficiale, conteneva 13.435 siti web sotto censura, con un incremento del 500% rispetto alla vecchia lista del 13 ottobre 2006. Insomma, un vero e proprio giro di vite. Sempre stando a FACT, dal 2002, il governo thailandese ha dato il via ad un processo di censura della Rete che ha causato l'oscuramento di 35.000 siti web. Inizialmente la censura colpiva siti pornografici o schierati politicamente, ma attualmente non si è a conoscenza delle motivazioni che stanno alla base dei nuovi blocchi. Il fenomeno della censura di Internet è in crescita un po' ovunque. La cosa interessante è che nemmeno i paesi democratici sembrano immuni da questa minaccia in continuo aumento. La questione merita un'indagine più approfondita, che mi riservo di affrontare in un prossimo post (fonte: Punto Informatico).

sabato, febbraio 03, 2007

La droga che si compra dal tabaccaio


Il fumo è un vizio che può essere eliminato in qualsiasi momento, basta un pizzico di buona volontà. No. Niente di più sbagliato. Lo sostengo da sempre e oggi, grazie alla Rete, ne ho le prove: alcuni scienziati hanno scoperto la parte del cervello legata alla dipendenza da fumo! E' noto da tempo che la nicotina crea dipendenza, ciò che non si sa però, è che i grossi produttori aumentano continuamente la quantità di nicotina nelle sigarette. La nicotina è una delle droghe che danno maggiore assuefazione. Sono altresì noti gli effetti cancerogeni del fumo. Anzi, sembrerebbe che il fumo sia una delle prime 4 cause di tumori ai polmoni. Nel fumo di sigaretta sono contenute circa 4000 sostanze diverse. Tutto questo è noto da tempo. Quasi 20 anni fa, una pagina contenuta nel testo usato per l'esame di fisiologia ed igiene del lavoro industriale, attirò la mia attenzione: per sommi capi venivano spiegati alcuni effetti del fumo di sigaretta. Nicotina: dipendenza, aumento della pressione sanguigna, aumento del lavoro cardiaco (probabilità 3 volte maggiore di attacco di cuore rispetto ai non fumatori). Ossido di carbonio: si fonde intimamente con l'emoglobina del sangue formando carbossiemoglobina, sottraendo ossigeno ai tessuti. Catrame: sostanza cancerogena, causa di cancro al polmone (da 7 a 14 volte maggiore rispetto ai non fumatori) e di cancro a pancreas, vescica e rene. La cosa che fa meno male è il fumo in sé, che causa 'solo' irritazioni bronchiali con conseguente aumento del catarro (e quindi della tosse) e bronchite cronica ed enfisema (da 5 a 18 più frequente nei fumatori). Queste cose le ho trovate scritte su un libro stampato nel 1975. Da allora molte altre scoperte sui danni provocati dal fumo sono state fatte. Eppure...e questo davvero mi fa infuriare, lo stato con il suo monopolio sui tabacchi guadagna sulla salute dei cittadini. Certo, ha imposto la dicitura 'nuoce gravemente alla salute'. Ma se le polveri sottili sono una minaccia così grave da imporre le targhe alterne, se la cannabis è così pericolosa per la salute da essere vietata, se l'amianto è proibito in quanto fibra cancerogena, perché le sigarette sono ancora legali?

Un treno che non si ferma mai


Può una bicicletta arrivare a destinazione prima di un autobus? Si, è ampiamente dimostrato. Del resto lo possiamo notare tutti quando siamo in mezzo al traffico in automobile (il computer di bordo della mia auto, solitamente segna una velocità media di crociera di 16 km orari). Questa constatazione ha fatto riflettere Lara Brunello, una ricercatrice della Queensland University of Technology (Australia), e le è venuto in mente un innovativo tipo di treno: il treno perpetuo. Il problema che sta alla base è il seguente: le fermate alle stazioni e le accelerazioni e decelerazioni che ne conseguono, creano ritardo ed il treno impiega più tempo del previsto; ma se è vero ciò, allora, perché non abolire completamente le fermate? Ed ecco l'idea geniale: una ferrovia ad anello lungo la quale viaggia un treno che non si ferma mai. Presso ciascuna stazione è presente un troncone di rotaia che forma un raggio esterno all'anello, dove si trova una carrozza in attesa del treno e con i passeggeri al suo interno. Non appena il treno arriva alla stazione, non si ferma, e la carrozza che lo attendeva viene agganciata 'al volo'. Per far scendere i passeggeri accade l'inverso: a ridosso della stazione, la carrozza viene sganciata al volo ed esce dall'anello utilizzando il troncone di ferrovia che collega l'anello alla stazione.

venerdì, febbraio 02, 2007

Le botnet collasseranno la Rete?


Sul Corriere della sera ho trovato una interessante intervista a Vinton Cerf che mi ha fatto riflettere. Per chi non lo sapesse, Vinton Cerf e Robert Kahn sono gli inventori del protocollo TCP/IP, cioè quella sorta di esperanto che permette a tutti i computer del mondo di dialogare tra loro. Insomma, la tecnologia che sta alla base di Internet. Condivido totalmente la visione che Cerf ha della Rete. Cerf ipotizza che su 600 milioni di computer accesi ogni giorni, circa 100-150 milioni siano infetti. Non si sta parlando di virus informatici, ma di botnet. Una botnet è letteralmente una rete di robot. Si tratta di computer 'zombie' di ignari utenti che vengono comandati a distanza al fine di compiere un attacco contemporaneo verso uno specifico obiettivo. Gran parte dello spam ormai viene inviato da questi computer infetti. Si calcola che oggi circa il 70% delle e-mail in circolazione sia costituito da spam! C'è chi ipotizza a breve il collasso di Internet a causa dell'enorme traffico generato. Secondo Trend Micro, il grosso dello spam è in mano a poche organizzazioni. Lo scopo delle botnet è quello di inviare spam o attacchi DDOS (Distributed Denial Of Service) al fine di ottenere un lucro. Quale può essere la soluzione? Software antispam? Non credo, perché gli spammer diventano sempre più insidiosi ed imprendibili. Nulla può fare un sotware antispam per combattere una botnet di migliaia di computer infetti che agiscono contemporaneamente. E qui torniamo a quanto dichiarato da Cerf in merito al malware: "I problemi ci sono, l’ho detto, ma i tecnici stanno sviluppando tecnologie di controllo sempre più avanzate. Ormai, quando viene commesso un crimine informatico, si riesce a risalire nel giro di una o due ore al computer dal quale è partito l’attacco. Ora serve un quadro normativo. Bisogna stare attenti a non ingessare il sistema, ma ogni società civile è basata su un corpo di leggi: la comunità di Internet non può fare eccezione". E' esattamente quando sostengo io da tempo. E' inutile tentare di risolvere il problema con la tecnologia (antivirus, antispam etc): occorrono degli strumenti legislativi. Occorre risolvere il problema politicamente. Altrimenti azioni come queste restano dei casi isolati. Un'idea che mi solletica da tempo invece, è la possibilità di combattere gli utilizzatori di malware usando le loro stesse armi. Perché non mettere in piedi delle botnet 'buone'? Un controvirus che invece di infettare, disinfetta. Un controvirus che si propaga utilizzando una botnet e bonifica i computer infettati che incontra. Tornando a Cerf, ecco una sua affermazione che mi risolleva un po': "E i governi sono già al lavoro attraverso l’Internet Government Forum, creato proprio a Tunisi. La gestione della rete resta all’Icann, ma è l’Igf che studia una strategia internazionale anticrimine e che sviluppa nuovi standard comuni. È un lavoro prezioso, di cui si parla poco: pensi solo all’impatto che avrà un riconoscimento generalizzato del valore giuridico della firma elettronica. Certo, ci vuole tempo. Ma l’era di Internet è iniziata da meno di vent’anni. Quale era il quadro legislativo delle telecomunicazioni nel 1896, vent’anni dopo l’introduzione del telefono?".

giovedì, febbraio 01, 2007

Hillary Clinton e Yahoo Answers: una trovata pubblicitaria?


Qualche giorno fa, la senatrice del partito Democratico Hillary Clinton, nonché candidata alle elezioni presidenziali americane del 2008, ha posto su Yahoo Answers la seguente questione: "Based on your own family's experience, what do you think we should do to improve health care in America?" Cioè più o meno: "in base alla vostra esperienza familiare, cosa pensate che si debba fare per migliorare la sanità?". Un'ottima trovata pubblicitaria. Già, perché dubito che la signora Clinton abbia il tempo di leggere le migliaia di risposte ricevute (e se anche fosse, occorrerebbe poi prendere in considerazione i suggerimenti indicati dai visitatori di Yahoo answers). Questo esempio però, illustra chiaramente quanto i politici americani prendano sul serio la Rete. La Rete come strumento di propaganda e di acquisizione di consenso. Al confronto, i blog ed i siti web dei politici italiani, fanno sorridere. La domanda posta su Yahoo Answers fa parte di una più ampia strategia che Hillary Clinton sta adottando per promuovere la propria figura di candidata alla Casa Bianca. Niente è lasciato al caso: blog, forum, siti web. Per tre notti consecutive il suo sito web ha ospitato video live durante quali i visitatori potevano ascoltare le risposte alle domande da loro poste precedentemente. In tre notti il sito ha raggiunto qualcosa come 25.000 domande. I risultati di tanto impegno profuso sembrano darle ragione: i sondaggi mostrano la senatrice di New York Hillary Clinton, favorita rispetto al senatore democratico dell'Illinois Barack Obama. Difficile stabilire chi sia il migliore. In ogni caso sarà un evento storico: la prima presidente donna o il primo presidente nero.

5 minuti di blackout per salvare il pianeta


Il gruppo francese di 72 associazioni ONG 'alleanza per il pianeta terra' ha lanciato l'appello '5 minuti di blackout'. Oggi (ma si replica il 16 febbraio) siamo tutti invitati a spegnere qualsiasi apparato elettrico (nel limite del possibile ovviamente) per 5 minuti: dalle 19.55 alle 20.00. L'iniziativa è internazionale e verrà ripetuta il 16 febbraio perché quel giorno ricorre l'anniversario dell'entrata in vigore del protocollo di Kyoto. Il risparmio energetico è notevole se tutto il mondo spegne gli interruttori. Lo scopo però è ovviamente quello di dare un segnale deciso ai capi di governo ma soprattutto di sensibilizzare tutti: ognuno di noi deve prendere coscienza del problema dei cambiamenti climatici (politici e cittadini). Hanno aderito in tutto il mondo: in Francia la torre Eiffel (7000 megawatt/ora), Notre Dame, l'Arco di Trionfo ed altri monumenti resteranno al buio per 5 minuti. Io - ovviamente - alle 19.55 spegnerò un po' di roba.